Paradisi fiscali. Isole del tesoro per l'ILVA di Taranto e le Acciaierie Valsugana di Borgo Valsugana.

Che sia estremo Sud od estremo Nord d'Italia, per certi comportamenti la sostanza non cambia.
Ascoltate integralmente il video di Servizio Pubblico (31 maggio 2013).
Leggete poi di seguito lo studio minuziosamente messo in piedi dall'avvocato Mario Giuliano e denominato Operazione "Pirati dei Caraibi".
Studio che venne sottoposto alla Procura della Repubblica di Trento dallo stesso avvocato Giuliano inviando al giudice Ancona una formale richiesta di sequestro conservativo dei beni dei Leali, padroni dello stabilimento siderurgico. Il giudice accolse la richiesta dell'avvocato Giuliano e dispose dunque il sequestro per un ammontare di 450000Euro di azioni dei Leali. Importo che venne distribuito alle varie parti lese o costituitesi di parte civile. L'ennesima lezione della professionalitá, dell'onestá, del coraggio e della dedizione di questa toga verde.


Operazione "Pirati dei Caraibi"




Cosa c'è dietro le passate operazioni finanziarie dell'Acciaieria Valsugana?
Ovvero...
Cosa successe ai tempi del passaggio di gestione/affitto/riassorbimento di Siderurgica Trentina?
Cosa c'é dietro operazioni societarie/finanziarie che da Trento portano, passando attraverso società di Lussemburgo, alle Antille Olandesi ed alle Isole Vergini Britanniche, noti paradisi fiscali sulla black list (lista nera) di tutti i governi avanzati e liberali del mondo?
Che ruolo ha avuto la Provincia Autonoma di Trento in tutta questa contorta operazione economico-finanziaria?

L'indagine è partita dall'operazione del 2000 di (apparente) salvataggio industriale della fonderia (dietro la quale si dice da più parti vi fosse la Provincia, rumor che sembra infondato al di là delle cospicue agevolazioni provinciali/statali... clicca qui).
Ma sono emersi dettagli ancora più interessanti.

La fonderia viene chiusa dai Leali nel 1999 per asserita crisi, vicenda su cui è più che lecito nutrire dubbi visto l'incoraggiante curva di mercato della produzione siderurgica italiana a quell'epoca (vedasi diapositiva n. 7). Crisi che, piuttosto, riguarda l'attuale momento visto che, come risulta dalla stessa curva, dal 2006 ad oggi la produzione di acciaio in Italia è in caduta libera!
Viene affittata l'anno dopo alla neocostituita Siderurgica Trentina S.p.A., che inizialmente viene fondata con capitale minimo di 103.400 Euro e quote paritarie (51.700 Euro) da Roni s.r.l. e Andrea Fedriga, che ne sarà anche amministratore delegato (clicca qui per le visure, parte in alto).

Il capitale è ovviamente irrisorio anche solo per gestire l'azienda di una società (Acciaieria Valsugana S.p.A.) che ha un capitale di 5 milioni, e infatti i sindacati rumoreggiano. Viene allora subito deciso di aumentare il capitale a 413.000 Euro, aumento che viene sottoscritto nel giro di qualche mese (siamo a luglio 2000) da due società lussemburghesi, che entrano in Siderurgica Trentina S.p.A., con quote paritarie di 155.100 Euro per un aumento di capitale totale di circa 310.200 Euro (clicca qui per le visure, parte in basso).

Siderurgica Trentina S.p.A. produrrà 2 milioni di Euro di perdite in poco più di due anni e verrà acquistata per intero dalla Leali S.p.A. con azzeramento del capitale e successiva ricapitalizzazione  a 172.000 Euro nell'ottobre 2002 (salvo poi lievitare rapidamente quanto magicamente negli anni successivi). Successivamente, nel 2005, Siderurgica Trentina S.p.A. si fonderà per incorporazione nelle Acciaierie Valsugana S.p.A..

Con questa operazione i Leali hanno dovuto ripianare le perdite della società che andavano acquistando (magari solo contabilmente, ma tant'è).

È quindi lecito chiedersi :
1.    chi è questo imprenditore azzardato che produce 1 milione di Euro di perdita all'anno?
2.    per quale motivo i Leali ne ripianano i bilanci subentrando nel capitale, visto che Siderurgica Trentina S.p.A. era solo un loro affittuario e quindi avrebbero benissimo potuto rientrare in possesso della loro azienda senza questo consistente esborso ?

È facile capire che Siderurgica Trentina S.p.A., pur nell'assordante silenzio dei media dell'epoca e degli stessi sindacati, altro non sia che uno schermo fittizio. Si tratta di capire:
1.    di chi?
2.    perché?

Proprio nel tentativo di far chiarezza su tale operazione, il senatore Sergio Divina inviò una lettera al presidente della  Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, onorevole Gaetano Pecorella (copia della lettera).

Roni s.r.l. esce progressivamente dalla compagine sociale di Siderurgica Trentina S.p.A., rimangono solo Andrea Fedriga, che è l'amministratore, con quota largamente minoritaria, nonché direttore della fabbrica, e i lussemburghesi, proprietari pressoché totalitari.

Le società lussemburghesi socie (per oltre il 70%) di Siderurgica Trentina sono la Acierfin Holding S.A. e la Société Financière European pour l'Industrie Siderurgique S.A..

La Société Financière European pour l'Industrie Siderurgique S.A. ha due soci persone fisiche italiani, tali Giuliano Panizzi e Filippo Aleotti. Rispettivamente sono uno degli imputati per bancarotta coinvolto nel crac Parmalat (clicca qui o qui) e un collaboratore dei Leali (clicca qui) nonché ex azionista e membro esecutivo del consiglio di Air Dolomiti S.p.A. (clicca qui), manager (Presidente) di Investindustrial S.p.A. di Milano. Fra le sue numerose partecipazioni e collaborazioni societarie, Aleotti non riporta quella in Société Financière European pour l'Industrie Siderurgique S.A. (clicca qui).


La Acierfin Holding S.A. ha come soci fondatori (clicca qui per lo statuto) due società anonime (N.V.-Naamenloze Vennotschap) delle Antille Olandesi, Reparade Nominees N.V. e Estournel Nominees N.V. (clicca qui per le visure), e viene fondata il 20 giugno 2000, appena un mese prima dell'acquisto delle azioni di Siderurgica Trentina S.p.A..
Chi sono le persone fisiche proprietarie delle due società anonime di Curaçao?
Si noti che la Reparade Nominees N.V., con un capitale versato di appena 6.000 USD, conferisce in Acierfin Holding S.A. la bellezza di 259.974 Euro.

Dal numero del 26 agosto 2000 della G.U. del Lussemburgo apprendiamo che la Acierfin Holding S.A. viene posta in liquidazione il 20 giugno 2003 (clicca qui per la liquidazione), appena 8 mesi dopo la conclusione della sua avventura in Siderurgica Trentina S.p.A..

Ma non basta. Liquidatrice viene nominata una società delle Isole Vergini Britanniche e revisore dei conti un'altra società dello stesso paradiso fiscale. La liquidazione, approvazione del bilancio di liquidazione e del rapporto del revisore dei conti vengono approvati contestualmente, dimostrazione che l'intera operazione è meramente contabile e neppure troppo impegnativa.

Anche la Société Financière European pour l'Industrie Siderurgique S.A. viene fondata (clicca qui per lo statuto) poco prima dell'acquisto delle azioni di Siderurgica Trentina S.p.A. e liquidata (clicca qui per la liquidazione e qui) poco dopo che la Leali S.p.A. è subentrata (leggi qui le prime 6 pagine del verbale; per leggere l'intero atto scrivi a comitato26gennaio@gmail.com).


Queste circostanze confermano che
non si tratta di imprenditori ma di meri schermi.

Vi è da dire che una triangolazione del genere non si giustifica affatto per investire in modo anonimo appena 155.000 Euro a società, dati i costi.

Il che conferma che lo schermo serve solo a proteggere l'autore di un'operazione dubbia.

In ipotesi, tutta quanta la costruzione societaria potrebbe in realtà essere riconducibile agli originari proprietari dell'impianto siderurgico, i quali hanno appianato due milioni di perdite della Siderurgica Trentina S.p.A. senza apparenti contropartite.
 
Per quale motivo?
Cosa c'è dietro alle società caraibiche?